Vacanze nelle Marche: informazioni turistiche e culturali a Macerata

Come molte delle più belle città marchigiane, anche Macerata sorge su di un vasto colle situato sulla sommità della dorsale collinare che si allunga tra le valli dei fiumi Potenza e Chienti. Il suo aspetto nobile e severo è ingentilito dai caldi colori della pietra e dei mattoni utilizzati per erigere gli edifici del centro storico e la cinta muraria.

 

Cenni storici

MacerataFondata nel 1138, nel 1320 è elevata al rango di Città e viene inserita tra le civitatis maiores, per volontà di Papa Giovanni XXII che vuole premiare la sua fedeltà alla Chiesa, ampliandola e trasferendovi la sede vescovile. L'accresciuta importanza di Macerata, posta peraltro in posizione centrale nel territorio della Marca, convince rettori e vicari della Marca anconetana a trasferirvi la loro residenza. Il Trecento è segnato anche dalle dominazioni di diverse Signorie.

A causa delle discordie tra i signori locali, Macerata subisce un assedio nel 1377, dal quale però si libera con una gloriosa impresa militare. Nel Quattrocento gli Sforza occupano i suoi territori, ma una lega santa si oppone loro per sottomettersi allo Stato della Chiesa. Quest'ultimo accorda per gratitudine alla città lo status di Corte Generale de lo Rectore de Sancta Chiesa.

Grazie a tale titolo, Macerata viene ufficialmente elevata al ruolo di capoluogo della Marca anconetana, avviandosi verso un periodo di profonda metamorfosi del proprio tessuto sociale.
Nel Cinquecento la città raggiunge il suo massimo potere politico e ottiene l'istituzione della sede universitaria.
 

Da vedere:

MacerataOggi la città, ancora cinta dai bastioni cinquecenteschi, è percorsa dalle tante strade che salgono verso Piazza della Libertà, il cuore del nucleo storico, su cui si affacciano la Loggia dei Mercanti, di gusto rinascimentale, il Palazzo del Comune, costruito nel 1600 e restaurato nell'Ottocento, la Torre dell'Orologio, il Palazzo della Prefettura, antica sede dei legati pontifici (sec. XVI), il settecentesco teatro comunale Lauro Rossi, progettato dal Bibiena, e l'ex-Chiesa di San Paolo risalente al XVII sec, vicino sul suo lato destro all'ingresso del Palazzo dell'Università, e da essa trasformata in auditorium.

Tra i luoghi di culto si segnalano: il Duomo, progettato da Cosimo Morelli, il Santuario-Basilica Madonna della Misericordia, edificato alla fine del 400 sul luogo di una cappella votiva costruita per scongiurare il pericolo della peste. Nel 1735 Luigi Vanvitelli ne progettò l'architettura dell'interno, mentre le decorazioni furono realizzate da Francesco Mancini e Sebastiano Conca.

La Chiesa di Santa Maria delle Vergini, edificata in stile bramantesco custodisce all'interno una tela sul tema dell'Epifania del Tintoretto e aiuti. La Chiesa di San Giovanni rivela i canoni architettonici del tardo Rinascimento, tipici delle chiese dell'Ordine dei Gesuiti, a cui appartenne anche l'illustre missionario maceratese Padre Matteo Ricci. La Chiesa di San Filippo, con interno a pianta ellittica, è di particolare effetto estetico.

La città vanta numerosi palazzi storici tra cui: Palazzo Ricci, risalente al XVI sec., di notevole bellezza, ripristinata anche a seguito di un'accurata opera di restauro, oggi sede di una raccolta d'arte di grande valore; Palazzo Compagnoni Marefoschi, con il bel portale vanvitelliano; Palazzo Buonaccorsi, futura sede della pinacoteca, alto esempio di architettura tardo-barocca marchigiana; il Palazzo dei Diamanti caratterizzato dalla facciata in pietra tagliata a rilievo, di forte impatto scenografico.

Attrazioni turistiche sono anche i musei della città: la Pinacoteca Civica, composta da due sezioni: una di arte antica, che annovera, tra gli altri, dipinti di Carlo Crivelli, Giovanbattista Salvi e Carlo Maratta; una di arte contemporanea con opere di Aligi Sassu, Osvaldo Licini, Corrado Cagli e di numerosi altri artisti. Nello stesso edificio si trovano anche il Museo della Carrozza, il Museo Civico, il Museo Risorgimentale delle Marche e la Biblioteca Civica.

Sono in corso dei lavori per spostare i musei nello splendido Palazzo Buonaccorsi. Nei sotterranei del cinquecentesco Palazzo Rossigni Lucangeli è situato invece il Museo di Storia Naturale.

 

Lo Sferisterio

Ingresso dello Sferisterio di MacerataIl monumento più noto della città è però il grande Sferisterio, un'arena costruita nell'Ottocento per ospitare il gioco della "palla al bracciale"; dal 1921 ospita anche una stagione lirica conosciuta in tutto il mondo.

Macerata annovera tra i propri piatti tipici i celebri vincisgrassi, una variante delle lasagne al forno, il cui ripieno è tradizionalmente composto di carne macinata, sugo di pomodoro e mozzarella. Si narra che il piatto fu inventato nel 1799 in onore del Generale austriaco Windish Gratz, di stanza con le sue truppe ad Ancona durante le guerre napoleoniche. Tuttavia alcune fonti dichiarano che il piatto sia preesistente, dal momento che Antonio Nebbia lo descrive nel suo manuale gastronomico 'Il cuoco maceratese' già nel 1784.

 

Cucina tipica

Tra i primi piatti tipici di Macerata vanno inoltre ricordati gli gnocchi con la papera, gnocchi di patate con sugo di papera in umido; i calcioni di magro, grandi ravioli fatti a mano, ripieni di ricotta di pecora e noce moscata accompagnati da un sugo di carne aromatizzato alla maggiorana. Infine citiamo i tajulÏ pilusi, varietà povera di pasta fatta in casa, molto diffusa tra le famiglie meno abbienti del secolo scorso, il cui impasto è costituito solo da acqua e farina, senza uova.

Il soprannome tipico dei maceratesi, pistacoppi, compare anche in un piatto tradizionale della loro cucina, il pistacoppo appunto, che altro non è che un piccione cotto al forno ripieno di rigaglie, pane grattugiato e pecorino. Altro succulento piatto di carne tipico è il pollo in potacchio o alla maceratese, pollo novello cotto in padella con salsa di pomodoro, cipolla, pepe, aglio, rosmarino e vino bianco.

La provincia di Macerata infine è, come del resto tutta la campagna marchigiana, terra di produzione di vini pregevoli, tra cui il rosso e il bianco Colli Maceratesi DOC, il Verdicchio di Matelica DOC, la Vernaccia di Serrapetrona, l'Esino DOC e il Rosso Piceno DOC.