Oro e metalli e Giunco, vimini e bambù: percorsi turistici e culturali nelle Marche

Una pepita d'oroLa lavorazione dell’oro e di svariati metalli è florida in tutte le Marche. La grande produzione orafa è un’importante risorsa regionale e del made in Marche, fonte di prestigio per tutto il territorio. A Jesi, ad esempio, continua la secolare tradizione orefice, attestata anche dalla toponomastica, come suggerisce il “Vicolo degli orefici”.

Anche a Fano e Fossombrone la lavorazione dell’oro trova artisti artigiani di valore internazionale, in grado di realizzare creazioni di straordinaria originalità.

  • ITINERARIO 1: Urbania, Sant’Angelo in Vado, Mercatello sul Metauro, Borgo Pace, Piandimeleto, Lunano, Sassocorvaro, Macerata Feltria, Pietrarubbia, Frontino, Carpegna, Monte Grimano, Montecalvo in Foglia.
     
  • ITINERARIO 2: Gabicce Mare, Gradara, Pesaro, Urbino, Fermignano, Acqualagna, Piobbico, Apecchio.
     
  • ITINERARIO 3: Fano, Fossombrone, Sant’Ippolito, Barchi, Mondolfo, Mondavio, Orciano di Pesaro, Fratte Rosa, San Lorenzo in Campo, Pergola, Frontone, Serra Sant’Abbondio, Cagli, Cantiano.
     
  • ITINERARIO 4: Senigallia, Monterado, Castelcolonna, Ripe, Corinaldo, Castelleone di Suasa, Ostra Vetere, Ostra, Morro d’Alba, Monte San Vito, Chiaravalle, Montemarciano, Falconara Marittima, Camerata Picena, Jesi.
     
  • ITINERARIO 6: Ancona, Agugliano, Polverigi, Offagna, Filottrano, Osimo, Castelfidardo, Loreto, Numana, Sirolo, Camerano.
     
  • ITINERARIO 7: Porto Recanati, Recanati, Montecassiano, Macerata, Corridonia, Mogliano, Monte San Giusto, Morrovalle, Civitanova Marche, Potenza Picena.
     
  • ITINERARIO 10: Sant’Elpidio a Mare, Montegranaro, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Fermo, Ponzano di Fermo, Monte Giberto, Servigliano, Falerone, Monte Vidon Corrado, Montappone, Massa Fermana, Monte Giorgio.
     
  • ITINERARIO 12: Ascoli Piceno, Folignano, Castel di Lama, Castorano, Spinetoli, Colli del Tronto, Roccafluvione, Venarotta, Force, Comunanza, Montefalcone Appennino, Santa Vittoria in Matenano, Smerillo, Amandola, Montefortino, Montegallo, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme.

 

Giunco, vimini e bambù

Una pianta di giunco (Juncus acutus)Già diffuso nel Piceno a partire dal ‘700, l’artigianato della paglia si distingue per il recupero di materiale di scarto delle produzioni agricole. Raggiunse il massimo splendore nel 1800 con la fabbricazione dei cappelli.

Alla lavorazione della paglia si affianca oggi quella della rafia, del giunco e del mais, per la produzione di accessori d’abbigliamento, di articoli d’arredamento, manufatti di rivestimento per contenitori e bottiglie.

La lavorazione del vimini, di giunco e bambù, si è estesa dal distretto piceno alla provincia di Macerata dove, specie a Mogliano, è divenuta una delle attività artigianali dominanti.

Nella provincia di Pesaro - Urbino, l’intreccio del vimini caratterizza l’artigianato di Cartoceto.

  • ITINERARIO 3: Fano, Fossombrone, Sant’Ippolito, Barchi, Mondolfo, Mondavio, Orciano di Pesaro, Fratte Rosa, San Lorenzo in Campo, Pergola, Frontone, Serra Sant’Abbondio, Cagli, Cantiano.
     
  • ITINERARIO 7: Porto Recanati, Recanati, Montecassiano, Macerata, Corridonia, Mogliano, Monte San Giusto, Morrovalle, Civitanova Marche, Potenza Picena.
     
  • ITINERARIO 10: Sant’Elpidio a Mare, Montegranaro, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Fermo, Ponzano di Fermo, Monte Giberto, Servigliano, Falerone, Monte Vidon Corrado, Montappone, Massa Fermana, Monte Giorgio.
     
  • ITINERARIO 11: Pedaso, Altidona, Lapedona, Moresco, Monterubbiano, Montefiore dell’Aso, Petritoli, Montottone, Montelparo, Montalto delle Marche, Castignano, Offida, Carassai, Cossignano, Ripatransone, Acquaviva Picena, Monteprandone, San Benedetto del Tronto, Grottammare, Cupra Marittima.