Stabilimento Idropinico Palmense: centri termali e trattamenti benessere

  • Cascata benessere in una piscina all'apertoContrada Valle, 20
    63010 Torre di Palme (Fm)
    tel. 0734.53106 - fax 0734.637294
    fedelidomenico@alice.it
    Apertura: giugno-settembre

A circa 2 km dal centro di Torre di Palme sgorga un’acqua medio minerale bicarbonato alcalina, denominata "Acqua Palmense del Piceno", usata in forma di bibita nel vicino stabilimento termale per la cura delle malattie del ricambio. Ha un sapore gradevole ed è facilmente digeribile grazie alla sua leggerezza. Va bevuta lentamente, a digiuno, per circa 15/20 giorni. Lo stabilimento fu aperto nel 1950, circa vent’anni dopo la scoperta della fonte.

Le acque bicarbonato calciche fredde mediominerali della fonte Acqua Palmense del Piceno erano conosciute per le loro proprietà terapeutiche già in epoca romana, come testimoniano i resti di una fontana e di due cunicoli utilizzati per il trasporto delle acque, venuti alla luce durante i lavori di ristrutturazione dello stabilimento.

La fonte e le sue proprietà sono state tuttavia valorizzate solo a partire dal 1950, quando si convogliarono le acque in un impianto per cure idropiniche, da cui si è sviluppata l’attuale stazione termale. Le prime analisi chimiche e batteriologiche, così come i primi test ufficiali di sperimentazione clinica, furono effettuati nel 1952 dall’Università di Roma. Successivamente, nel 1957, studi farmacologici furono eseguiti presso l’Università di Pavia. Tali studi hanno confermato il potere delle acque.

La cura, consistente in terapie idropiniche da praticarsi a digiuno, alla presenza di un medico specialista idrologo, è consigliata nel trattamento dei disturbi di natura digestiva, epatica e soprattutto renale, nelle malattie uricemiche e dell’apparato urinario (calcoli e renella).

 

Caratteristiche delle acque

Le preziose acque delle Terme di Palme provengono da una sorgente alla temperatura costante di 16°C. Una casistica trentennale conferma gli ottimi risultati ottenuti in presenza di malattie uricemiche e di disturbi di natura digestiva e soprattutto renale.

Trattandosi di un’acqua medio minerale bicarbonato-calcica, è particolarmente adatta per la cura di patologie del ricambio, tra cui litiasi uratica e non, litiasi renale, iperuricemia isolata e associata a diabete, obesità, piccola insufficienza epatica, gastriti ipersecretive, dispepsia digestiva di origine pancreatica, acidosi da sforzo, ipertensione lieve e cistiti ricorrenti.

 

Nuove Terme di Acquasanta S.P.A

  • Una sessione di massaggiVia del Bagno, 59 - 63041 Acquasanta Terme (Ap)
    tel. e fax 0736.801268 - 801269-802606
    Direzione-Sede amministrativa
    Via del Castellano 47 - 60129 Ancona 
    tel. 071.2802413 - fax 071.2802412
    www.termeacquasanta.it
    Apertura: 15 maggio-12 novembre

Un sottile legame unisce Acquasanta Terme al proprio territorio. Il suo stesso nome deriva dalla presenza nel sottosuolo di acque termali sulfuree che alimentano i reparti di cura dello stabilimento dove vengono praticati bagni, inalazioni, aerosol, nebulizzazioni, irrigazioni nasali, insufflazioni endo timpaniche, ventilazioni polmonari, massaggi, idromassaggi e soprattutto fanghi.

E sono proprio questi ultimi a rendere unico il termalismo ad Acquasanta, poiché il fango utilizzato è un peloide naturale, depositato dal fiume sul fondo della grotta Orsini.

Lo stabilimento termale e il grande Albergo Italia, recentemente rinnovati, rappresentano un unico grande complesso dotato, oltre che dei tradizionali reparti di cura, di una nuova piscina termale coperta (con acqua a 35°C) e di annessi locali per massaggi sia riabilitativi che estetici.
Grazie alle sue celebri acque, in epoca romana l’antico abitato fu chiamato Vicus ad Aquas o Ad Aquas.

L’acqua termale sulfurea che alimenta attualmente le terme sgorga dalla sorgente ad una temperatura di 30,5°C al di sopra del letto del fiume Tronto. Il contenuto particolarmente elevato dei sali che la compongono, tra i quali solfuri, solfati e cloruri di calcio, magnesio e sodio, caratterizza l’unicità di quest’acqua che trova nella nuova piscina interna allo stabilimento il suo completo utilizzo curativo.

Grazie a quest’ampia struttura, che sarà a breve completata da un reparto dedicato al benessere ed alla riabilitazione, le tradizionali fangoterapie, i bagni e le cure inalatorie sono affiancati da un’estesa proposta di massaggi, ginnastica in piscina e quant’altro per la cura del proprio corpo e il mantenimento di una condizione psicofisica di benessere prolungato nel tempo, per combattere le insidie delle preoccupazioni quotidiane.

 

Cura, strutture e servizi

Tutti i reparti di cura dispongono di saloni di acclimatazione.

L’acqua sulfurea è particolarmente indicata per le patologie dell’apparato respiratorio che trovano beneficio grazie alle cure inalatorie consistenti in inalazioni e aeroso.

Nel reparto otorinolaringoiatrico la terapia sulfurea per la sordità rinogena e per tutte le vie respiratorie superiori è praticata da specialisti che eseguono in camera silente esami di audiometria e impedenziometria.

Il reparto fanghi è tra i più famosi per l’alta qualità delle cure praticate ed anche per i bagni e gli idromassaggi. Tutti i camerini, comunicanti con quello annesso per la reazione, dispongono del lettino per il fango, della zona doccia e della vasca per idromassaggio. L’acclimatazione viene fatta prima e dopo la cura nel salone di accettazione del reparto fanghi.