La tua vacanza culturale nelle Marche: informazioni turistiche su Fermo

Fermo (Sibillini)

Cittadina situata sulla parte più elevata di un colle tra le valli dei fiumi Ete Vivo e Tenna, fu abitata sin dall'età del ferro (X- III sec. A.C.) per poi divenire colonia romana (Firmum Picenum) dalla prima metà del sec. III a. C. Reperti archeologici e resti di mura megalitiche attestano l'origine picena di Fermo; dell'epoca romana si conservano, oltre a una prima e a una seconda cerchia di mura, le enormi cisterne sotterranee, utilizzate per la raccolta delle acque per l'approvvigionamento della colonia.

Da vedere

Giungendo a Fermo dal mare, il visitatore si troverà davanti l'imponente mole della chiesa di S. Francesco dei Minori Conventuali, l'edificio sacro più maestoso della città, costruito tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo.

I fianchi sono scanditi da finti contrafforti, raccordati alla linea di gronda da archetti a tutto sesto che ne segnalano l'origine gotica. La maestosa abside è ripartita da contrafforti tra i quali si aprono finestroni sormontati da occhi che sembrano aperti posteriormente. L'interno custodisce resti di affreschi trecenteschi e quattrocenteschi e il monumento funebre, realizzato da Andrea da Sansovino, di Ludovico Euffreducci, del cui spietato omicidio compiuto per potere ci narra Machiavelli.

Tra le chiese è da ricordare il duomo dedicato all'Assunta. Esso presenta varie fasi di costruzione. L'antica basilica paleocristiana venne sostituita dalla chiesa Trecentesca, di cui restano soltanto la facciata e il corpo inferiore del campanile.

Il resto dell'edificio venne rifatto tra il 1781 e il 1789. Al centro della facciata si apre un portale con arco a tutto sesto sormontato da cuspide, dove domina l'immagine bronzea dell'Assunta. Al di sotto della cattedrale sono visibili le fondazioni degli edifici sacri precedenti, fino alla basilica paleocristiana. L'interno è in stile neoclassico.

La realizzazione dell'ambiente cittadino e monumentale della Piazza del Popolo, cuore della città, di forma rettangolare e chiusa ai lati maggiori da portici cinquecenteschi, risale al 1442. Sul lato sinistro, si osserva il loggiato di S. Rocco (1528). Risalgono alla fine del '500 il Palazzo dei Priori, sulla cui facciata spicca una statua in bronzo di Papa Sisto V e il Palazzo degli Studi, collegati da una loggetta pensile.

Il Palazzo dei Priori è sede della Pinacoteca Civica, che offre una visita alla straordinaria Sala del Mappamondo e alla Mostra Archeologica Permanente. Sul lato opposto della piazza si erge il Palazzo Apostolico, residenza dei governatori e dei delegati apostolici.
Lungo la salita che porta al Duomo si incontra il Teatro dell'Aquila di fine Settecento, uno dei teatri più prestigiosi della regione. Costruito su progetto di Cosimo Morelli tra il 1780 e il 1790, è stato restaurato di recente.

L'interno presenta una sala a quattro ordini di palchi, con decorazioni neoclassiche in oro su sfondo avorio. La volta sfoggia una pregiata tempera di Cochetti. Lungo il Corso Cefalonia, l'arteria principale della città, si affacciano imponenti palazzi rinascimentali. Tra questi, Palazzo Azzolino e Palazzo Vitali-Rosati, progettati da Antonio da San Gallo il Giovane. Il Corso sfocia nel Largo Fogliari, che prende il nome dal grazioso palazzotto Quattrocentesco che apparteneva al celebre casato fermano, citato dal Machiavelli nell' VIII capitolo del Principe.

Sul medesimo largo si affacciano la chiesa romanica di S. Zenone (XII sec.) e la chiesa di S. Agostino (ristrutturata nel 1738, nel 1882 e nel 1932).
Particolare la decorazione della linea di gronda, costituita da una fuga di archetti pensili trilobati, nel cui interno sono murati bacini di maiolica del sec. XIV, tra i più importanti dell'intera regione. Nei pressi sorge inoltre l'Oratorio di S. Monica, edificato nel 1424.

Centro di FermoA fianco della chiesa di S. Agostino si erge l'imponente ex-convento degli Eremitani (1772), oggi sede dell'Istituto Tecnico Industriale Statale G. e M. Montani, il primo del genere sorto in Italia. Al di sotto del Palazzo Comunale è visibile un consistente segmento delle mura in opus quadratum del periodo repubblicano.

Lungo viale Trento, in direzione mare, si incontra l'ottocentesca Villa Vitali, ricostruita nel 1854, la quale attualmente accoglie il Museo Polare, risultato di cinque avventurose spedizioni, e il Museo di Scienze Naturali Tommaso Salvatori.
Poco lontano da Fermo, a picco sul mare, si staglia il romantico borgo di Torre di Palme, estremamente curato fin nei minimi dettagli architettonici. La chiesa di S. Agostino conserva un polittico di Vittore Crivelli.

Un polittico di Vittore Crivelli è inoltre custodito nella chiesa di S. Maria, nella località di Capodarco. Qui si svolge inoltre ogni anno una famosa gara ciclistica internazionale per dilettanti. Da non perdere, il 15 agosto, il "Palio dell'Assunta", con il suo corteo di 650 figuranti, la corsa dei cavalli e lo spettacolo dei prestigiosi sbandieratori.