I prodotti tipici della tradizione marchigiana. Gastronomia e gusto nelle Marche

Dai sapori del pesce dell'Adriatico alle piatti della collina e della montagna, le Marche offrono un'incredibile varietà di pietanze, preparate rispettando scrupolosamente i ricettari e le antiche tradizioni. 17 vini, tra DOC e DOCG, ben accompagnano le creazioni della cucina locale:

in questa terra ogni sapore ha il suo vino e ad ogni mutazione del paesaggio corrispondono aromi più o meno intensi.

Come resistere quindi?

 

Prodotti tipici

Il tartufo neroLe Marche rappresentano una realtà unica nel panorama nazionale, grazie a una pluralità che si rispecchia nella felice relazione tra territorio, natura, cultura, tradizioni e civiltà dei suoi abitanti.

Ampia è la varietà di vini prodotti nella regione: 15 vini DOC e 2 vini DOCG. Tappa obbligata per conoscere il patrimonio enologico sono le enoteche regionali; le vie del vino, inoltre, uniscono ai sapori del vino il fascino delle colline e dei tesori del territorio. Numerosi e di lunga tradizione sono i liquori prodotti nelle Marche, nasce infatti nell’Alto Medioevo l’esperienza nella distillazione di amari e bevande rigeneranti.

Il maiale rappresenta il filo conduttore della gastronomia dell’entroterra: particolarmente pregiati e gustosi sono i salumi. Svariati sono anche i formaggi e le carni: la valorizzazione e la tutela della produzione sono garantite da forme di protezione come il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) e l'Indicazione IGP (Indicazione Geografica Protetta).

Le Marche sono note anche per la produzione di tartufi, sia bianchi che neri, oltre che per l’olio, il miele, i funghi, l'ortofrutta e i prodotti biologici. La pasta, frutto della tradizione cerealicola, occupa un posto importante nella tavola marchigiana; sia all’uovo che di semola, è impiegata nella preparazione di squisite ricette.

Le Marche vantano una tradizione gastronomica fatta di ingredienti semplici e genuini, di sapori unici, di tempi peculiari. Grazie alla configurazione del territorio, dominato dai monti e affacciato sul mare, la cucina marchigiana è molto varia e alterna pietanze dai sapori forti e decisi, in prevalenza a base di carne, a piatti a base di crostacei, pesce azzurro e frutti di mare.

Il carattere della cucina marchigiana lo si ritrova anche nei dolci, per la cui preparazione vengono usati ingredienti poveri, ma arricchiti da una fantasia tipicamente popolare.

Sono quasi tutti tradizionalmente associati ad eventi del vivere quotidiano: dalle festività religiose alle ricorrenze più popolari.

Diversi sono gli eventi enogastronomici che animano le città delle Marche nel corso dell’anno: dalle sagre legate ai prodotti tipici alle feste del vino.
 

Prodotti di qualità

Olive Ascolane del PicenoLe Marche contano attualmente 5 prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta): il prosciutto di Carpegna e la Casciotta di Urbino, l’olio di Cartoceto, l’Oliva Ascolana del Piceno, i salamini italiani alla cacciatora. La Dop rappresenta il riconoscimento più elevato che un alimento può ottenere, in quanto prodotto e trasformato in un’area geografica delimitata.

Molto importante è anche la registrazione IGP (Indicazione Geografica Protetta), secondo cui viene riconosciuto che un’area geografica delimitata determina la qualità, la reputazione e le caratteristiche del prodotto. Si differenzia dalla DOP per il fatto che ha minori vincoli di natura geografica: non tutte le fasi del ciclo produttivo, infatti, devono avvenire per forza nell’area di riferimento.

La registrazione IGP è stata ottenuta dal Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, dal ciauscolo, oltre che dalla mortadella di Bologna e dalla Lenticchia di Castelluccio di Norcia, che, seppure marginalmente, vedono le Marche coinvolte nella produzione a livello nazionale.

Prodotti biologici

Negli ultimi anni il mercato agroalimentare ha conosciuto una straordinaria crescita del biologico. Le Marche rappresentano il fiore all'occhiello di tale sviluppo. In questa regione, infatti, si sono registrati i maggiori incrementi, sia in termini di ettari coltivati senza sostanze chimiche, che per quanto riguarda le aziende che producono, trasformano e vendono i prodotti di agricoltura biologica.

Prima regione a dotarsi di una legislazione in materia, le Marche annoverano, tra gli altri, due dei venti organismi nazionali di controllo e certificazione per l’agroalimentare e l’ambiente: l'Istituto Mediterraneo di Certificazione di Senigallia e il "Suolo e salute" di Fano.

Il settore del biologico presta particolare attenzione ai grani utilizzati per produrre paste alimentari, ai conservati (marmellate, passate di pomodoro, sottaceti e sott’oli) e agli ortaggi. Oltre al vino biologico e alla birra prodotta artigianalmente con orzo biologico, particolarmente apprezzata è la carne biologica, nota per il suo sapore e per la sicurezza derivante dalle tecniche di alimentazione degli animali.

Accanto ai prodotti certificati con marchio di qualità, innumerevoli sono quelli riconosciuti come tradizionali dalla Regione Marche ed inseriti nell’elenco nazionale predisposto dal Ministero delle politiche agricole: quasi 100 prodotti marchigiani che appartengono principalmente alle categorie delle paste fresche e articoli da forno, dei prodotti vegetali naturali e trasformati, delle carni fresche e preparate.