Monte San Bartolomeo: vacanze immersi nella natura delle Marche

  • Parco naturale regionale del Monte San BartoloParco regionale del Monte San Bartolo
    Viale Varsavia - 61100 Pesaro
    tel. 0721.400858 fax 0721.408520
    parcosanbartolo@provincia.ps.it - www.parcosanbartolo.it

 

Superficie: 1.600 ha Istituzione: 1994

Comuni del Parco: Pesaro, Gabicce Mare

Il Parco regionale del Monte San Bartolo si trova tra Gabicce Mare e Pesaro e presenta aspetti naturali molto suggestivi.
Le falesie strapiombanti costituiscono un paesaggio marino particolare grazie anche alla presenza di pesci fossili e rari cristalli di gesso.

Ai piedi delle falesie corre una sottile spiaggia di ghiaie e ciottoli, formata dal franamento delle pareti sovrastanti e ricca di fossili, un tempo usati per la pavimentazione delle strade di Pesaro.

Attraverso una strada panoramica si raggiungono gli antichi borghi di Gabicce Monte, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara, Santa Marina Alta e il raccolto porticciolo di Baia Vallugola.

La flora del Monte San Bartolo è caratterizzata da boschi misti a quercia e carpino nero e da specie rare come il lino marittimo, il giunco, la carota delle scogliere e la splendente ginestra odorosa.

Famoso per la presenza e la migrazione di numerose specie di uccelli, tra cui il falco pellegrino, i rapaci migratori tra cui i falchi pecchiaioli e di palude oltre a una specie molto rara: l’albanella pallida, che viene dall’Africa per poi nidificare nell’Europa dell’Est.

Notevole dal punto di vista naturalistico è anche lo svernamento degli uccelli marini costieri, quali lo smergo maggiore, il cormorano, lo svasso maggiore e svasso piccolo e, negli inverni più freddi, l’edredone, oltre a quello di numerose specie di gabbiani, tra cui alcuni esemplari di zafferano, gavina, gabbiano corallino, gabbiano comune e quello reale. Nella zona della foce del fiume Foglia e a Baia Flaminia svernano anche l'airone cenerino, la garzetta e talvolta i cigni reali. Il parco ospita anche caprioli, volpi, tassi, istrici, donnole e ghiri.

Cinque sentieri permettono di raggiungere piccole oasi naturali e di ammirare scorci spettacolari.

Ma non mancano certo i beni culturali: tra tutti spicca la Villa Imperiale, luogo di incontro di letterati e artisti tra cui Torquato Tasso e Pietro Bembo, frutto di una rivisitazione di un precedente edificio sforzesco da parte di Girolamo Genga, su commissione di Francesco Maria I Della Rovere, con uno splendido ciclo di affreschi dei fratelli Dossi, Raffaellino del Colle, il Bronzino.

Altri esempi di dimore nobiliari sono Villa Caprile, luogo di soggiorno di Casanova e Stendhal, edificata nel Seicento dalla famiglia Mosca e celebre per lo splendido giardino all’italiana dai divertenti giochi d’acqua, Villa Vittoria, dimora di Carolina di Brunswick e Villa Almerici.

Tanti anche gli scavi archeologici: in località Colombarone sono infatti conservati i resti di una villa signorile sorta alla fine del III sec. d.C., ricca di mosaici e luogo di ritrovamento di reperti come bracciali e monete, vetri e anfore. L’Ente Parco organizza attività che spaziano dalle escursioni naturalistiche alle gite in motonave, alle feste e alle visite culturali.