Santa Casa di Loreto e Basilica di San Nicola: i luoghi di culto delle Marche

La Santa Casa di LoretoLa città di Loreto si è sviluppata intorno alla celebre Basilica che ospita la Santa Casa di Nazareth dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria nacque, visse e ricevette l'annuncio della nascita miracolosa di Gesù.?

Quando nel 1291 i musulmani cacciarono definitivamente i cristiani da Gerusalemme e tentarono poi di riconquistare Nazareth, un gruppo di angeli prese la Casa e, dopo alcune viaggi, la portò in volo fino a Loreto. Per questo motivo la Madonna di Loreto è venerata come patrona degli aviatori.

Gli studi intrapresi da pochi anni dopo questo evento mettono in luce, senza ombra di dubbio, la provenienza della Casa dalla Palestina, sia per lo stile architettonico che per l'uso di materiali costruttivi, sconosciuti al territorio delle Marche ed invece molto usati all'epoca in Terrasanta.

 

  • Informazioni
    Palazzo Apostolico
    Piazza della Madonna, 1 - 60025 Loreto AN
    Congregazione Santa Casa
    tel. 071.970104 - fax 071.9747176
    sacrestia@delegazioneloreto.it - www.santuarioloreto.it

 

Basilica di San Nicola

Basilica di San Nicola da TolentinoLa basilica dedicata a San Nicola da Tolentino è uno dei santuari più importanti dell’Italia centrale. San Nicola da Tolentino (1245-1305) fu frate agostiniano, taumaturgo e grande predicatore. Visse nel convento dei frati Eremitani di S. Agostino nella città dal 1275 fino alla morte.

Raggiunse una tale notorietà sin da vivo, soprattutto per le sue straordinarie capacità soprannaturali, da essere venerato e canonizzato in breve tempo (1325). San Nicola viene adorato come patrono delle anime del Purgatorio e come protettore delle puerpere e nelle difficoltà dell’infanzia.

La Basilica venne consacrata nel 1465. L’interno rettangolare è a una navata con abside poligonale. Al Seicento risalgono il soffitto ligneo a cassettoni e le otto cappelle. Vi si conservano pregevoli opere d’arte (S. Anna di Guercino, S. Tommaso da Villanova di G. Ghezzi). La grande cappella seicentesca del SS. Sacramento, sormontata da una cupola, si trova a sinistra dell’altare. La Cappella delle Sante Braccia custodisce le braccia di San Nicola.

Un tentativo di trafugamento fu compiuto dopo la morte del santo, ma fallì perché dalle braccia amputate iniziò a sgorgare del sangue. Il miracoloso evento è rappresentato nella tela di G. Foschi presso l’altar maggiore. Nella cappella vi sono conservati due grandi quadri, ex voto: L’Incendio del Palazzo Ducale a Venezia di Matteo Stom e La peste a Genova (o a Venezia, secondo alcuni) di Giovanni Carboncino.

Di particolare pregio è il Cappellone, i cui affreschi, realizzati da pittori riminesi (Pietro, Giuliano, Baronzio) di scuola giottesca, rappresentano la più alta testimonianza della pittura del Trecento nelle Marche. La pianta è rettangolare e la volta è a crociera. Un’arca marmorea rinascimentale, avente al di sopra una statua di S. Nicola, è posizionata al centro del Cappellone.

Tramite uno scalone, si giunge ai Musei della Basilica che accolgono numerosi dipinti e sculture, preziose ceramiche, ex voto e esposizioni presepistiche permanenti.

Il chiostro è considerato tra i più interessanti delle Marche. Vi si trova la cella del santo, oggi trasformata in Oratorio della comunità agostiniana, che conserva ancora due lunette affrescate dei primi del Cinquecento, rappresentanti episodi della vita del santo.